In questa pagina mettiamo a disposizione un modello richiesta aspettativa non retribuita per motivi personali che può essere scaricato e compilato inserendo i dati richiesti in modo semplice e veloce.
Indice
Richiesta Aspettativa non Retribuita per Motivi Personali
L’aspettativa non retribuita per motivi personali è lo strumento che consente al dipendente di interrompere il lavoro per un periodo di tempo definito, mantenendo intatto il rapporto d’impiego ma rinunciando allo stipendio e a ogni correlato economico. Il quadro normativo di base è tracciato dalla legge 53 del 2000 e dal Decreto interministeriale 278 dello stesso anno, ma la concreta attuazione, cioè tempi, procedura, durata massima, documentazione da produrre e margini di rifiuto del datore, discende sempre dal contratto collettivo nazionale applicato in azienda. In linea di massima, i contratti più diffusi riconoscono ai lavoratori a tempo indeterminato fino a dodici mesi nell’arco di una carriera; il periodo può essere fruito continuativamente o in frazioni distribuite negli anni e trova giustificazione in avvenimenti che, pur non rientrando tra i gravi motivi familiari tipizzati dalla legge, rivestono per la persona un’importanza tale da richiedere un’assenza dal lavoro: c’è chi ricorre all’aspettativa per seguire i lavori di ristrutturazione della propria abitazione, chi per assistere un familiare non invalido, chi per dedicarsi alla nascita di un nipote o alla gestione di un trasloco complesso.
Dal punto di vista retributivo e previdenziale l’assenza sospende ogni maturazione: niente salario, nessun scatto d’anzianità, ferie e tredicesima ferme al giorno che precede l’inizio del congedo, contribuzione ordinaria interrotta salvo che il dipendente decida, quando il contratto lo consente, di versare premi volontari all’INPS per evitare vuoti assicurativi. Il periodo di aspettativa, tuttavia, viene considerato neutro ai fini del computo del comporto per malattia e non altera il diritto a rientrare nella stessa posizione professionale, con le medesime mansioni o con mansioni equivalenti ex articolo 2103 del codice civile.
La domanda deve essere inoltrata in forma scritta all’ufficio del personale o direttamente all’imprenditore, indicando con chiarezza le ragioni dell’assenza, la data di inizio e quella di rientro desiderate, oltre che, se del caso, la volontà di collegare ferie residue o permessi al periodo richiesto. Alcuni contratti fissano un preavviso minimo (di solito tra quindici e trenta giorni) e attribuiscono al datore un termine tassativo per rispondere. L’azienda può negare l’aspettativa o proporne il rinvio quando dimostri esigenze organizzative concrete, per esempio la concomitanza di più assenze nello stesso reparto; in tal caso la decisione va motivata per iscritto e il lavoratore, qualora ritenga infondate le ragioni del diniego, può chiedere un riesame o attivare la procedura di conciliazione sindacale, spingendosi fino al giudice del lavoro se ritiene violato il principio di buona fede.
Restano esclusi dall’istituto i dipendenti a tempo determinato e coloro che sono assunti con contratto di formazione e lavoro, poiché la temporaneità del vincolo o la finalità formativa non si conciliano con una lunga sospensione. Chi ottiene l’aspettativa deve astenersi da qualunque attività retribuita svolta presso terzi, a meno che non riceva una autorizzazione espressa e che l’impegno non sia in concorrenza con l’azienda d’origine; diversamente l’assenza potrebbe essere considerata abuso del diritto e sfociare in provvedimento disciplinare.
Una volta trascorso il periodo concesso, il rientro avviene senza formalità particolari: il dipendente riprende servizio il primo giorno lavorativo utile, nelle stesse condizioni contrattuali precedenti alla sospensione. Se la società, per ragioni organizzative, dovesse ostacolare il reintegro, la tutela accordata dalla legge consente di chiedere in sede giudiziale sia la reintegra effettiva sia il risarcimento delle retribuzioni non percepite dal momento in cui il rifiuto è diventato ingiustificato.
Esempio Richiesta Aspettativa non Retribuita per Motivi Personali
In questa sezione viene mostrato un esempio di richiesta aspettativa non retribuita per motivi personali.
Si tratta di un esempio utile per chi ha la necessità di produrre un documento di questo tipo, visto che basta adattarlo per le proprie esigenze.
Oggetto: Richiesta aspettativa
Il/La sottoscritto/a ………….
con la presente è a richiedere un periodo di aspettativa non retribuita dal ….. al…… per i seguenti motivi:
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In fede
Firma del lavoratore
Modulo Richiesta Aspettativa non Retribuita per Motivi Personali Word da Scaricare
Di seguito si trova il modello richiesta aspettativa non retribuita per motivi personali editabile da scaricare sul proprio computer.
Una volta che il documento è stato scaricato, bisogna aprirlo con un programma che supporta i file in formato Word e compilarlo inserendo quelli che sono i dati richiesti.
Il fac simile richiesta aspettativa non retribuita per motivi personali compilato potrà poi essere stampato o inviato direttamente, a seconda di quelle che sono le proprie esigenze.