In questa pagina mettiamo a disposizione un modello lettera riconoscimento indennità di cassa che può essere scaricato e compilato inserendo i dati richiesti in modo semplice e veloce.
Indice
Lettera Riconoscimento Indennità di Cassa
L’indennità di cassa, definita nei contratti collettivi come indennità di maneggio denaro, riconosce un valore economico al rischio specifico assunto da chi opera quotidianamente con contanti, ricevute di pagamento o strumenti equivalenti. A differenza di altri emolumenti collegati alla professionalità o alla posizione gerarchica, questa voce retributiva tutela il lavoratore dal possibile pregiudizio patrimoniale che potrebbe derivargli qualora si registrassero ammanchi di cassa. La funzione compensativa si salda con la responsabilità civile: il cassiere, rispondendo in linea teorica di eventuali differenze fra registrazioni e fondi effettivamente presenti, riceve un corrispettivo volto a bilanciare l’esposizione. Da un punto di vista strettamente giuslavoristico l’indennità è parte fissa e continuativa della retribuzione, concorre al trattamento di fine rapporto, matura su tredicesima e quattordicesima ove previste e costituisce base per il calcolo dei contributi e dell’IRPEF.
Il contratto collettivo nazionale del commercio, all’articolo 218, precisa che l’indennità spetta al personale “normalmente adibito” alla cassa con carattere di continuità e con “piena e completa responsabilità” della gestione del denaro. I due requisiti—continuità e responsabilità—sono cumulativi. In assenza di uno dei due elementi l’azienda non è tenuta all’erogazione. La misura, fissata al cinque per cento della paga base nazionale, è oggetto di rivalutazione automatica ogniqualvolta le parti sociali aggiornano i minimi tabellari. Il CCNL prevede, inoltre, che la corresponsione sia mensile e non subordinata all’effettivo verificarsi degli incassi: vale l’adibizione alla mansione, non il volume di denaro maneggiato. Da questo principio discende che la temporanea chiusura di una postazione o la rotazione fra le casse non determinano la sospensione dell’indennità se la mansione resta prevalente nel profilo contrattuale.
Nel panorama contrattuale italiano disposizioni analoghe compaiono nel CCNL turismo‑pubblici esercizi, nel contratto della distribuzione cooperativa e in quello delle farmacie private, con percentuali che oscillano dal 4 al 7 per cento oppure con importi fissi parametrati alle categorie. Alcuni accordi aziendali integrativi, soprattutto nella grande distribuzione organizzata, hanno sostituito la percentuale con una cifra lorda prestabilita, allo scopo di semplificare il cedolino e modulare l’incidenza dell’emolumento al crescere della paga base. La giurisprudenza ha espresso il principio di ultrattività della voce: in mancanza di una contrattazione successiva che la elimini espressamente, l’indennità continua ad applicarsi quale condizione di miglior favore individuale.
L’articolo 218 sottolinea che l’indennità diventa dovuta solo quando l’addetto alla cassa ha l’obbligo di accollarsi eventuali differenze. Ciò significa che il datore di lavoro deve aver formalizzato una clausola contrattuale o aver diramato un ordine di servizio scritto che attribuisca al dipendente la custodia del fondo. Se questa attribuzione manca—per esempio perché l’azienda ha coperture assicurative che sollevano il cassiere da ogni rischio—l’indennità potrebbe non essere riconoscibile. La Corte di Cassazione, con sentenza 11759/2019, ha però precisato che la semplice previsione astratta di responsabilità nel regolamento interno, non seguita da effettivo recupero delle differenze, non basta a escludere il diritto: occorre una valutazione sostanziale del rischio sopportato.
Il datore di lavoro può sospendere l’indennità solo se dimostra che l’addetto non è più esposto al rischio tipico. La modifica dell’assetto organizzativo—ad esempio l’introduzione di casse automatiche con rifornimento da parte di gestori di terze parti—va comunicata con preavviso e accompagnata da atto unilaterale che liberi formalmente il dipendente dalla responsabilità patrimoniale. In caso di contenzioso spetta all’azienda provare di aver effettivamente rimosso sia il maneggio di denaro sia l’obbligo di accollo; al lavoratore è sufficiente dimostrare l’adibizione, anche occasionale, a funzioni di cassa per rivendicare l’emolumento. La Cassazione (20392/2021) ha confermato che il principio della irriducibilità della retribuzione vieta la cancellazione unilaterale quando permane la funzione a rischio.
L’erogazione dell’indennità non esonera l’azienda dall’attivare eventuali procedimenti disciplinari in caso di ammanchi o irregolarità. Il lavoratore risponde a titolo di colpa grave o dolo; qualora la differenza di cassa derivi da semplice errore di registrazione privo di negligenza, la responsabilità non scatta e l’indennità non può essere revocata con effetto retroattivo. Nei casi di appropriazione indebita o peculato privato trovano applicazione anche le norme penali; il CCNL prevede che l’azienda possa trattenere dal TFR le somme dovute in virtù di un titolo esecutivo formatosi dopo la definizione del giudizio.
Per evitare contestazioni l’azienda dovrebbe adottare procedure di consegna e chiusura cassa che prevedano doppia firma, riconteggio bilaterale e riconciliazione quotidiana con il software gestionale. La trasparenza del flusso di incassi limita l’insorgenza di ammanchi e, in prospettiva, riduce la conflittualità sul quantum dell’indennità. Allo stesso modo il dipendente che percepisce l’emolumento deve attenersi scrupolosamente ai protocolli di versamento, registrazione e custodia, perché l’inosservanza potrebbe legittimare non solo l’azione disciplinare ma anche la richiesta di restituzione dell’indennità percepita indebitamente.
Esempio Lettera Riconoscimento Indennità di Cassa
In questa sezione viene mostrato un esempio di lettera riconoscimento indennità di cassa.
Si tratta di un esempio utile per chi ha la necessità di produrre un documento di questo tipo, visto che basta adattarlo per le proprie esigenze.
Oggetto: attribuzione indennità di cassa
Le comunichiamo che a partire dal ……… Lei sarà adibito al ………………. (indicare se alla cassa, allo sportello incasso, etc.), con responsabilità per eventuali errori e/o ammanchi.
A fronte di tale responsabilità Le viene attribuita, per tutto il periodo di svolgimento delle predette mansioni, un’indennità di cassa nella misura stabilita dal Ccnl applicato.
Voglia restituirci, sottoscritta per accettazione, l’unita copia della presente lettera.
Luogo e data ……………………..
Firma del datore di lavoro
Fac Simile Lettera Riconoscimento Indennità di Cassa Word da Scaricare
Di seguito si trova il modello lettera riconoscimento indennità di cassa editabile da scaricare sul proprio computer.
Una volta che il documento è stato scaricato, bisogna aprirlo con un programma che supporta i file in formato Word e compilarlo inserendo quelli che sono i dati richiesti.
Il fac simile lettera riconoscimento indennità di cassa compilato potrà poi essere stampato o inviato direttamente, a seconda di quelle che sono le proprie esigenze.