In questa pagina mettiamo a disposizione un modulo consegna buoni pasto che può essere scaricato e compilato inserendo i dati richiesti in modo semplice e veloce.
Indice
Consegna Buoni Pasto ai Dipendenti
Il buono pasto, spesso indicato anche come ticket restaurant, è un documento di legittimazione che, in formato cartaceo o elettronico, consente al titolare di usufruire del servizio sostitutivo di mensa per un importo corrispondente al valore facciale. Questo strumento agevola l’acquisto di alimenti e bevande presso esercizi convenzionati, i quali, a loro volta, possono dimostrare l’avvenuta prestazione nei confronti della società emittente mediante la riconsegna o il rendiconto dei buoni utilizzati dai lavoratori. In virtù della finalità assistenziale e dell’occasionalità del nesso con il rapporto di lavoro, il buono pasto non rientra nel trattamento retributivo in senso stretto. Di conseguenza, il datore di lavoro ha la facoltà di modificare unilateralmente le condizioni della sua erogazione, salvo il caso in cui il beneficio sia stato inserito nella contrattazione collettiva o in specifici accordi sindacali, anche aziendali (Cass. ord. n. 16135/2020, in linea con precedenti pronunce come Cass. nn. 14290/2012, 10354/2016, 14388/2016, 23303/2019).
Il diritto a utilizzare i buoni pasto non può coesistere, nella medesima giornata lavorativa, con il diritto al servizio mensa messo a disposizione dalla stessa azienda (Circ. Ministero delle Finanze n. 326E/1997, par. 2.2.3). Questa limitazione nasce dall’esigenza di evitare la sovrapposizione tra il servizio di mensa e il beneficio del ticket, il cui scopo è proprio quello di sostituire la mensa aziendale in contesti in cui non sia presente o per coloro che non vi abbiano accesso. L’erogazione di tali buoni è riservata ai prestatori di lavoro subordinato, sia a tempo pieno sia a tempo parziale, anche quando l’orario non prevede una pausa pranzo o in caso di modalità di lavoro agile. Vi rientrano, in aggiunta, i collaboratori non subordinati a condizione che il datore di lavoro rispetti il principio di erogare il vitto o il servizio sostitutivo a tutti i dipendenti o a intere categorie omogenee (Circ. Ministero delle Finanze n. 326E/1997, par. 2.2.3).
Il titolare del buono pasto è l’unico soggetto legittimato all’utilizzo. Non è quindi possibile cederlo a terzi, né cumulare un numero superiore a otto buoni in una singola transazione, né commerciare o convertire in denaro il valore facciale. È inoltre esclusa la possibilità di ricevere “resto” qualora il valore del bene acquistato sia inferiore al valore del buono. Questo meccanismo garantisce che lo scopo principale, ossia l’acquisto di alimenti e bevande, venga effettivamente rispettato, escludendo qualsiasi utilizzo che non sia riconducibile alla ristorazione.
La forma cartacea dei buoni prevede che il documento (generalmente un carnet di tagliandi) riporti alcune informazioni fondamentali, tra cui il codice fiscale o la ragione sociale del datore di lavoro, il codice fiscale e la ragione sociale della società di emissione, il valore facciale espresso in valuta corrente e la data entro cui il buono è utilizzabile. Deve anche esserci uno spazio destinato all’indicazione della data di utilizzo, la firma del titolare e il timbro dell’esercizio convenzionato, oltre alla dicitura che specifica la non cedibilità e la non convertibilità in denaro. La forma elettronica (restaurant card) memorizza le stesse informazioni in modalità digitale, associando quindi al momento del pagamento la data di utilizzo, i dati identificativi dell’esercizio convenzionato e la verifica dell’identità del titolare (tramite numero o codice), senza necessità della firma autografa. La stessa dicitura che ne stabilisce i vincoli legali e di utilizzo è memorizzata elettronicamente nella card.
I principi normativi che disciplinano il buono pasto, incluse le soglie di imponibilità fiscale e previdenziale, pongono a carico del datore di lavoro l’onere di rispettare le regole circa la destinazione riservata ai generi alimentari, la non cumulabilità oltre un certo limite e il divieto di monetizzazione. Per il lavoratore, la presenza di buoni pasto rappresenta un vantaggio che non incide in modo diretto sulla retribuzione ed è finalizzato a soddisfare esigenze di ristorazione. Allo stesso tempo, l’azienda beneficia di un sistema che, se organizzato correttamente, incide positivamente sul benessere del personale e sulla semplificazione delle operazioni connesse alla somministrazione dei pasti.
Sotto il profilo fiscale, l’ordinamento prevede trattamenti differenziati a seconda che il buono pasto sia cartaceo o elettronico, con diverse soglie di esenzione da contribuzione e imposizione, e stabilisce che questa forma di compenso, essendo esclusa dalla retribuzione vera e propria, non incida su altri istituti (come ferie o TFR) se non è disciplinata diversamente in sede contrattuale. Le indicazioni ministeriali confermano che l’attribuzione del ticket non può sostituire quote di retribuzione già dovute. È quindi importante che le imprese rispettino le normative vigenti e applichino correttamente le regole fiscali in sede di erogazione, di conteggio e di rendicontazione.
La funzione del buono pasto consiste nell’aiutare il lavoratore ad affrontare i costi del pranzo in modo semplice ed efficace, specialmente in quei contesti in cui l’azienda non sia strutturata per offrire una mensa interna. Il datore di lavoro assicura così un servizio sostitutivo di mensa in modo flessibile, lasciando al dipendente la libertà di scegliere dove e quando consumare il pasto, nel rispetto delle condizioni previste dalla legge. L’importanza di questa agevolazione è evidente soprattutto in situazioni lavorative in cui la pausa pranzo non è altrimenti garantita, o in casi di smart working o orari atipici, a condizione che l’erogazione rispetti i requisiti di non discriminazione tra dipendenti e l’uso esclusivo per generi alimentari.
Esempio Consegna Buoni Pasto
In questa sezione viene mostrato un esempio di modulo consegna buoni pasto.
Si tratta di un esempio utile per chi ha la necessità di produrre un documento di questo tipo, visto che basta adattarlo per le proprie esigenze.
Ragione Sociale Datore di Lavoro / Azienda: ____________________
Sede Legale: ____________________
Partita IVA / Codice Fiscale: ____________________
Nome e Cognome del Lavoratore: ____________________
Matricola / Codice Dipendente (se presente): ____________________
Reparto / Ufficio / Mansione: ____________________
Data di Consegna: ____________________
Dettaglio dei Buoni Pasto Consegna: ____________________
Numero di buoni pasto consegnati: ____________________
Valore facciale di ciascun buono: ____________________
Periodo di riferimento (es. mese/anno): ____________________
DICHIARAZIONE DI AVVENUTA CONSEGNA
Il sottoscritto dichiara di ricevere in data odierna i buoni pasto sopra indicati, confermando di essere a conoscenza che:
-I buoni pasto sono personali e non cedibili a terzi.
-I buoni pasto non sono monetizzabili né convertibili in denaro.
-I buoni pasto possono essere utilizzati esclusivamente presso gli esercizi convenzionati e solo per l’acquisto di generi alimentari o bevande, nel rispetto delle disposizioni di legge e delle eventuali procedure interne aziendali.
-Il numero di buoni pasto giornalmente utilizzabili è soggetto ai limiti previsti dalla normativa vigente.
-È fatto divieto di utilizzare contemporaneamente il servizio mensa (ove previsto) e i buoni pasto nello stesso giorno lavorativo, salvo diverse disposizioni della contrattazione collettiva o di specifici accordi.
Firma del Lavoratore per Ricezione dei Buoni
(Luogo, Data e Firma) ____________________
Firma del Datore di Lavoro / Soggetto Delegato
(Luogo, Data e Firma) ____________________
Modulo Consegna Buoni Pasto
Di seguito si trova il modulo consegna buoni pasto ai dipendenti editabile da scaricare sul proprio computer.
Una volta che il documento è stato scaricato, bisogna aprirlo con un programma che supporta i file in formato Word e compilarlo inserendo quelli che sono i dati richiesti.
Il fac simile consegna buoni pasto compilato potrà poi essere stampato o inviato direttamente, a seconda di quelle che sono le proprie esigenze.